I 10 MITI SULLE EMOZIONI

Mito n.8: “Le emozioni sono inutili!”

Salve a tutti,

rieccoci con un nuovo video sui miti sulle emozioni ovvero il mito n.8: “Le emozioni sono inutili!”

Sicuramente chi mi ha seguito nei precedenti video saprebbe già ribattere a questo mito, ma per coloro che si fossero connessi solo ora cercherò di dare delle spiegazioni chiare e utili sull’argomento.

Le emozioni, tutte le emozioni, hanno una funzione. La funzione principale delle emozioni è dare senso e significato a ciò che ci accade e guidare di conseguenza il nostro comportamento. Sono un ponte tra noi e l’ambiente che ci circonda e ci permettono di decodificare il mondo in cui viviamo.

Capite quanto sono importanti?

Addirittura nella nostra storia evolutiva, le emozioni primarie sono state utili alla nostra sopravvivenza come esseri umani e tuttora lo sono.

Provate a pensare all’emozione paura. Se non avessimo questa emozione, non avremmo paura di nulla. Qualcuno potrebbe pensare che questo potrebbe essere un vantaggio ma non aver paura significa anche non saper discriminare se si è in presenza di un pericolo oppure no. La paura ci permette di fermarci, di osservare attentamente, di valutare la presenza o meno di una minaccia o pericolo e di predisporci alla difesa. La paura è quell’emozione che ci aiuta a proteggerci. Senza non faremmo mai nulla per proteggerci, per difendere la nostra incolumità. Banalmente potremmo decidere di andare a passeggiare in autostrada o lanciarci dal decimo piano di un palazzo. A dire il vero senza questa emozione non potremmo fare nulla di tutto questo perché saremmo estinti da tempo, basti pensare a tutti i pericoli in cui poteva incorrere l’uomo preistorico.

Teniamo sempre a mente che le emozioni sono utili anche se non sempre conosciamo i motivi per cui le proviamo ma in tal caso si tratta solo di allenare la nostra consapevolezza e anche quei motivi diventeranno per noi chiari.

A presto con un nuovo video sul mito n.9: “Le emozioni possono comparire senza alcuna ragione!” e come sempre…..restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

I 10 MITI SULLE EMOZIONI

Mito n.7: Essere emotivi significa perdere il controllo!

Salve a tutti,

ecco un nuovo video sul mito n.7 sulle emozioni: “Essere emotivi significa perdere il controllo!”

Comincerei a discutere questo mito analizzando la prima parte di questa affermazione. Cosa significa essere emotivi?

Le emozioni primarie sono innate e universali ovvero sono provate da tutti gli esseri umani sin dalla nascita in ogni parte del mondo. Di conseguenza possiamo dire che tutti gli esseri umani sono emotivi.

Spesso si usa l’aggettivo “emotivo” per indicare una persona particolarmente sensibile alle emozioni. Ed effettivamente ci sono delle persone che percepiscono le emozioni con maggiore frequenza, durata e intensità.

Significa che le persone sensibili alle emozioni sono naturalmente portate a perdere il controllo?

Non è detto. Una delle caratteristiche delle emozioni è l’impulso all’azione ovvero ogni emozioni ha in sé una certa spinta all’azione. Per esempio chi ha paura potrebbe sentire l’impulso di fuggire, chi prova rabbia di attaccare e chi è felice di saltare di gioia. Tuttavia un impulso all’azione non è un’azione vera e propria, tanto è vero che in certe circostanze sentiamo un impulso ad agire in un certo modo ma non lo facciamo. Tornando all’esempio della rabbia, una persona molto arrabbiata potrebbe sentire l’impulso a rompere qualcosa o a tirare un pugno a qualcuno ma si astiene dal farlo. Questo avviene perché al di là dell’impulso all’azione esiste la valutazione cognitiva che ci permette di decidere se mettere in atto o meno un certo comportamento.

Ecco perché, anche se si è persone molto sensibili, non è detto che si perda il controllo e si agisca in modo dannoso o pericoloso.

Certo esistono persone impulsive che mettono in atto questo tipo di comportamenti ma per fortuna questa non è la norma.

A presto con un nuovo video sul mito n.8: “Le emozioni sono inutili!” E come sempre….restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

I 10 MITI PIU’ COMUNI SULLE EMOZIONI

Mito n.6: “Le emozioni dolorose vanno inibite, ignorate, bloccate o eliminate!”

Salve a tutti,

ci ritroviamo per il consueto appuntamento sui miti sulle emozioni. Oggi parliamo del mito n.6: le emozioni dolorose vanno inibite, ignorate, bloccate o eliminate!

Le emozioni si possono suddividere in due gruppi, quelle dal tono edonico piacevole e quelle dal tono edonico spiacevole. Siamo di solito portati a cercare di provare le emozioni che sentiamo piacevoli mentre cerchiamo di sfuggire a quelle spiacevoli.

Molti considerano emozioni come la rabbia, la tristezza o l’ansia delle emozioni sgradevoli o perfino dolorose. Il primo istinto quindi è fare di tutto per non provarle. Si tenta di conseguenza di ignorarle, di inibirle, di bloccarle o di eliminarle.

E’ un’operazione fattibile?

Se ricordate i miei post precedenti sull’argomento sapete che la risposta è NO!

  1. Le emozioni fanno parte di noi, c’è sempre un motivo per cui le proviamo e hanno una funzione, anche quelle che sentiamo sgradevoli. Non è quindi possibile evitarle o eliminarle.
  2. Cercare di controllare le proprie emozioni provoca l’effetto paradosso che non fa che amplificare frequenza, durata e intensità delle stesse.

Quale può essere quindi la soluzione se ci troviamo a provare delle emozioni spiacevoli o dolorose?

La via è sempre la stessa: accettarle. Starci dentro, attraversarle, viverle cercando di comprendere perché si sono presentate e come possono guidarci nel nostro vissuto.

Se riusciremo ad accogliere le nostre emozioni senza contrastarle, eviteremo l’effetto paradosso e le lasceremo fare il loro corso naturale.

A presto con un altro video sul mito n.7: “Essere emotivi significa perdere il controllo!” e come sempre….restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

I 10 MITI PIU’ COMUNI SULLE EMOZIONI

Mito n.5: “Le emozioni sono distruttive!”

Salve a tutti,

oggi vi parlerò del mito n.5: le emozioni sono distruttive.

Spesso nella pratica clinica mi capita di incontrare persone che sono spaventate o molto preoccupate per le emozioni che provano. Chi prova rabbia può temere di perdere il controllo e causare danni a sé o agli altri, chi è triste può temere di non tornare più a sorridere, chi ha l’ansia può temere di non uscirne più. Alcuni arrivano a pensare di poter impazzire o morire per le emozioni che provano e soffrono molto.

Ma davvero le emozioni possono distruggerci? Si può morire per una emozione?

NO! Non esistono al mondo casi di morte per rabbia, paura o qualsiasi altra emozione per causa diretta.

Le ricerche scientifiche ci dicono che le emozioni sono dei processi di breve durata temporale e alta intensità. Si calcola che in media una emozione raggiunge il suo piccolo massimo di intensità in 15/20 minuti e poi naturalmente diminuisce.  Ecco spiegato il motivo per cui le emozioni non possono distruggerci.

Possono però farci soffrire ma in questo caso intervengono altri fattori che riguardano i pensieri che facciamo sulle nostre emozioni. Se pensiamo che le emozioni siano distruttive, insopportabile, pericolose o dannose allora focalizzeremo sempre di più la nostra attenzione su di esse provocando un effetto paradosso che le renderà più frequenti, persistenti e intense.

È importante invece ricordare che le emozioni sono transitorie e anche se spiacevoli non potranno mai farci del male!

Impariamo a comprendere e accettare le nostre emozioni, tutte le emozioni, che ci piacciano o meno. Ci accorgeremo presto che si alternano naturalmente senza creare particolari problemi.

Alla prossima settimana con un video sul mito n.6: “le emozioni dolorose vanno, inibiti, ignorate, bloccate o eliminate!”

E come sempre……restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

I 10 MITI PIU’ COMUNI SULLE EMOZIONI

Mito 3: “Se gli altri non approvano le mie emozioni significa non dovrei sentirmi come mi sento”.

Mito 4: “I giudici delle mie emozioni sono gli altri”.

Salve a tutti,

torniamo a parlare dei miti sulle emozioni e in particolare dei miti 3, “Se gli altri non approvano le mie emozioni significa non dovrei sentirmi come mi sento” e 4, “I giudici delle mie emozioni sono gli altri”.

Per analizzare l’attendibilità di questi miti vorrei richiamare alla memoria quanto detto nel precedente video sul mito n.2 in cui si parlava di giudicare le proprie emozioni.

Avevo spiegato che giudicare le proprie emozioni è un’operazione inutile e dannosa.

  • Inutile perché c’è sempre un motivo se proviamo una determinata emozione e tutte le emozioni hanno una funzione.
  • Dannosa perché attaccando le proprie emozioni si finisce con provarne altre come tristezza, rabbia, ansia, colpa, vergogna etc., aumentando un carico emotivo spiacevole.

Nei miti 3 e 4 inoltre sono gli altri a giudicare le nostre emozioni e vi pongo una domanda: “Perché permettiamo alle altre persone di giudicare le nostre emozioni?”

Per quanto ci possano conoscere bene, gli altri non potranno mai sentire quello sentiamo noi né essere nella nostra mente e pensare esattamente le stesse cose.

Certo potranno cercare di ascoltarci, capirci, essere empatici e condividere ma non potranno mai sostituirsi a noi stessi.

“E perché poi le altre persone dovrebbero arrogarsi il diritto di giudicare come ci sentiamo? Se abbiamo imparato a non farlo noi stessi perché permetterlo ad altri?”

Credo che anche in questo caso come nel mito n.2 la chiave di lettura corretta sia l’accettazione, sia da parte nostra che da parte degli altri.

Quindi se incontriamo persone che tendono a giudicare le nostre emozioni, invitiamoli ad essere più empatici e ad accettare le nostre emozioni.

Per oggi è tutto. Ci vediamo la prossima settimana con un nuovo video sul mito n.5: “Alcune emozioni sono distruttive”.

E come sempre…..restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

I 10 MITI PIU’ COMUNI SULLE EMOZIONI

MITO 2: “Alcune emozioni sono stupide e sbagliate!”

Salve a tutti,

eccoci al secondo appuntamento sui miti sulle emozioni. Oggi ci occupiamo del mito n.2 “Alcune emozioni sono stupide e sbagliate”.

Quando sento questa affermazione mi viene subito da chiedere: “Quali sono le emozioni stupide e quali quelle intelligenti?” e di solito ogni persona ha un’idea diversa su questo. C’è chi trova stupida l’ansia, chi la tristezza, chi la vergogna, quasi mai questo giudizio è dato alle emozioni che ci fanno sentire bene come gioia, orgoglio, piacere etc.

Il fatto è che chi fa questo tipo di affermazioni sta giudicando le proprie emozioni e questo è un atteggiamento piuttosto comune. Si definiscono le emozioni intelligenti o stupide, buone o cattive, positive o negative, giuste o ingiuste e così via. Insomma si attribuiscono alle emozioni delle qualità che di per sé però non hanno.

Le emozioni sono l’espressione di ciò che sentiamo dentro di noi e c’è sempre un motivo per cui proviamo una determinata emozione. Inoltre le emozioni hanno tutte una funzione: ci aiutano a comprendere e interpretare il mondo che ci circonda e a guidare il nostro comportamento. Hanno una funzione fondamentale per la nostra vita, alcune addirittura per la nostra sopravvivenza, anche quelle che ci risultano sgradevoli e non vorremmo provare.

Giudicare le nostre emozioni risulta quindi un’operazione inutile e dannosa. Se impariamo a ricordarci che se proviamo una emozione, anche spiacevole, ci sarà sicuramente un motivo e su quello possiamo concentrarci, forse saremo più capaci di accettarle tutte.

Per oggi è tutto. Alla prossima settimana con un post sul terzo mito sulle emozioni ovvero: “Se le persone non approvano le mie emozioni allora non dovrei sentirmi come mi sento!” E come sempre….restate connessi!!!

Dr.ssa Pinton Michela

I 10 MITI PIU’ COMUNI SULLE EMOZIONI

Mito 1: “C’è un modo giusto di sentirsi in ogni occasione!”

Salve a tutti,

la scorsa settimana vi ho elencato i 10 miti più comuni sulle emozioni e da oggi li studieremo uno per uno.

Cominciamo col mito n. 1: “C’è un modo giusto di sentirsi in ogni occasione!”

Significherebbe che per ogni situazione che ci troviamo a vivere esiste una sola emozione giusta da provare. Significherebbe che tutte le persone al mondo nella stessa identica situazione proverebbero la stessa emozione. Succede così nella realtà?

Vi faccio un esempio: immaginate una riunione di lavoro in cui il capo fa una lavata di testa ai suoi quattro dipendenti per un errore che hanno commesso. In quel momento uno dei dipendenti si sente arrabbiato perché non trova giusto che il capo li tratti a quel modo, il secondo si sente ferito e umiliato per il giudizio negativo ricevuto, il terzo si sente in colpa per l’errore commesso e il quarto è in ansia perché teme delle conseguenze negative.

Come si spiega che nella stessa identica situazione queste quattro persone provino emozioni diverse?

È semplice e l’avrete intuito da voi. Le emozioni sono connesse con i nostri pensieri e viceversa. Nell’esempio che vi ho fatto i quattro dipendenti fanno pensieri diversi e così provano anche emozioni diverse.

Possiamo affermare che una sola di queste persone prova l’emozione giusta?

I motivi che portano ognuno a provare una certa emozione non sono tutti plausibili?

Converrete con me che è proprio così e questo dimostra che non c’è una emozione giusta da provare in ogni occasione. L’emozione è soggettiva e può essere valida qualunque essa sia.

E non abbiamo considerato quelle situazioni in cui si provano più emozioni contemporaneamente.

Vi è mai capitato di sentirvi in un determinato momento un po’ in ansia ma anche un po’ tristi o un po’ arrabbiati. Come ce lo spieghiamo? Di nuovo una delle emozioni è quella giusta e le altre sono tutte sbagliate?

Forse non consideriamo che la nostra vita è più complessa di come tendiamo a descriverla, ricca di sfaccettature, di mille modi di interpretarla e ciò giustifica il fatto di provare più emozioni.

Vi lascio riflettere su questo punto e vi invito a seguire il mio prossimo post sul secondo mito “Alcune emozioni sono stupide e sbagliate!”. Vedremo se anche questo è vero e nel frattempo…..restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

I 10 MITI PIU’ COMUNI SULLE EMOZIONI

Salve a tutti,

come preannunciato, ecco il primo video del ciclo “I disturbi d’ansia”, solo che prima di addentrarci nell’argomento ansia, credo sia più opportuno partire da un’introduzione un po’ più generale sulle emozioni.

Oggi quindi vi parlerò dei miti che circolano sulle emozioni.

Parlando con le persone spesso mi rendo conto che hanno delle credenze e convinzioni particolari sulle emozioni proprie e altrui, a volte bizzarre, a volte del tutto irrazionali. In generale riscontro una tendenza a giudicare le emozioni, che quindi vengono etichettate come positive o negative, giuste o sbagliate, pericolose o dannose, utili o inutili.

Le domande allora che mi vengono in mente e che vorrei porvi sono: “Le emozioni sono davvero così?”, “È giusto giudicare le emozioni?” e “Quali sono i giudizi più comuni sulle emozioni?”

Proverò a farvi un elenco dei miti sulle emozioni che sono più frequenti e diffusi e per oggi vi chiedo solo di appuntarvi quelli che qualche volta avete pensato anche voi oppure quelli in cui credete fermamente.

I miti sulle emozioni più comuni sono questi:

  1. C’è un modo giusto di sentirsi in ogni occasione.
  2. Alcune emozioni sono stupide e sbagliate.
  3. Se le persone non approvano le mie emozioni significa che non mi dovrei sentire come mi sento.
  4. I giudici delle mie emozioni sono le altre persone.
  5. Alcune emozioni sono distruttive.
  6. Le emozioni dolorose vanno ignorate, inibite, bloccate o eliminate.
  7. Essere emotivi significa perdere il controllo.
  8. Le emozioni sono inutili.
  9. Le emozioni possono comparire senza ragione.
  10. Far sapere agli altri che sto male è un segno di debolezza.

“Che ne pensate? Dite la verità avete riconosciuto qualche pensiero che avete fatto anche voi? Ve lo siete appuntato?”

Se così fosse, non vi preoccupate perché, come vi ho detto, è piuttosto comune fare di questi pensieri. Tuttavia è bene stabilire se questi pensieri siano attendibili e siano utili.

Nei prossimi video prenderò in esame qualcuno di questi miti e proverò a rispondere alle domande che ho posto in apertura. Nel frattempo provate a pensarci anche voi e come sempre…restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

LA RABBIA E L’AGGRESSIVITA’.

Ciao a tutti, come ricorderete le scorse settimane ho tenuto degli incontri divulgativi sui problemi di aggressività e condotta rivolti a docenti e genitori.

Sono molto contenta della partecipazione e dell’interesse che hanno suscitato anche se ciò significa che l’argomento oramai tocca davvero molte persone e si tratta quindi di un problema diffuso.

Visto che utilizzo questo canale per divulgare contenuti che riguardano la psicologia e la psicoterapia, come promesso, condividerò anche con voi alcuni degli argomenti trattati.

Il primo è la differenza tra rabbia e aggressività.

Spesso nel linguaggio comune rabbia e aggressività sono usate come sinonimi e spesso confuse l’una con l’altra eppure sono cose molto diverse.

La rabbia è un’emozione, un processo complesso che coinvolge tutto il nostro corpo, qualcosa che sentiamo dentro di noi. È una delle 5 emozioni di base come tristezza, gioia, paura e disgusto ed è pertanto innata e universale. Ha un valore adattivo ovvero ci aiuta a ristabilire il senso di giustizia quando è venuto a mancare. Ha quindi una sua funzione e possiamo dire che nella storia evolutiva dell’uomo è stata utile alla sua sopravvivenza.

Certamente la rabbia, come tutte le emozioni, può essere una molla che ci spinge ad agire ma le possibilità di azione possono essere le più diverse, dalla rivoluzione francese alla disobbedienza civile di Gandhi.

Passo allora a parlarvi dell’aggressività. L’aggressività è un comportamento intenzionale volto a infliggere un danno e/o causare sofferenza ad altre persone. Ciò significa che l’aggressività può diventare problematica e disfunzionale. Può portare le persone a pensare in modo irrazionale e a comportarsi in modo rischioso e imprevedibile per sé stessi e per chi sta loro vicino.

Gli effetti negativi dell’aggressività sono il motivo per cui spesso si giudica negativamente anche la rabbia, ma ripeto la rabbia è un’emozione, è solo qualcosa che sentiamo dentro di noi per un motivo preciso. Non è un comportamento, un’azione e di conseguenza non ha senso giudicarla.  In quanto emozione va solo vissuta, accettata e compresa nella sua funzione. Diverso è per l’aggressività.

Spero di essere stata abbastanza chiara ed esaustiva in questa mia spiegazione e spero che queste informazioni possano tornarvi utili.

A presto con un nuovo argomento e mi raccomando….RESTATE CONNESSI!

Dr.ssa Pinton Michela

PERCHE’ LOTTIAMO CONTRO LE NOSTRE EMOZIONI?

Ciao a tutti, ancora una volta torno a parlarvi di emozioni perché credo sia un argomento che tocca tutti. Oggi vorrei concentrarmi sul motivo per cui spesso ingaggiamo una vera e propria lotta contro le nostre emozioni e sugli esiti di questa lotta.

Innanzitutto vi ricordo cosa sono le emozioni: un processo che coinvolge l’intero nostro organismo e che comprende diversi aspetti dall’espressione facciale, alle sensazioni corporee, all’impulso all’azione e alla valutazione cognitiva. In relazione alle sensazioni fisiche molte emozioni assumono un tono edonico negativo ovvero vengono percepite come spiacevoli, sgradevoli o fastidiose da provare. Per esempio le persone che provano ansia trovano sgradevoli le sensazioni come la fame d’aria, il senso di oppressione al petto o la confusione mentale, le persone che provano tristezza si sentono stanche, prive di energie e interessi e non vorrebbero sentirsi così, le persone che provano vergogna non vorrebbero sentire il rossore che avvampa sul loro volto. Quindi uno dei motivi per cui le persone tollerano poco le loro emozioni è il tono edonico negativo.

Un altro motivo sono alcune credenze o convinzioni diffuse sulle emozioni di cui ho già parlato in un mio passato articolo. Ne riporto qualcuna tra le più consuete: “Non dovresti provare certe emozioni”; “Provare certe emozioni è segno di debolezza”, “Dovresti saper controllare le tue emozioni”, “Se provi certe emozioni hai qualcosa che non va”, “Dovresti cercare di sbarazzarti delle emozioni negative”. Questi miti sulle emozioni sono molto diffusi, chi non si è mai trovato a pensare una di queste frasi alzi la mano!

Di conseguenza, un po’ perché certe emozioni sono spiacevoli da provare, un po’ per come si considerano o addirittura giudicano le emozioni, spesso le persone ingaggiano una vera e propria lotta contro di esse in modo da controllarle, bloccarle, ridurle o eliminarle del tutto. Usano qualsiasi mezzo per riuscirci, dalla semplice distrazione o cercare di pensare positivo a sistemi che possono risultare dannosi per la salute, come bere, abbuffarsi, assumere sostanze.

Vorrei poter chiedere a chi ha letto fino a qui questo articolo, se ha mai tentato di controllare le sue emozioni in qualche modo e con quale esito. Mi piacerebbe leggere i vostri commenti in proposito ma intanto provo a rispondere io per la mia esperienza di vita e professionale.

In genere la risposta è del tipo: “Sì ci ho provato e per un po’ di tempo sembrava funzionare ma poi le emozioni sono tornate anche più intense e frequenti di prima”.

Quel che succede di solito quando si lotta contro le proprie emozioni è il cosiddetto effetto paradosso, ovvero più cerco di bloccare, inibire, eliminare le emozioni più queste si presentano più forti e più spesso di prima.

L’effetto paradosso è semplice, più cerco di contrastare un’emozione, più ci sto pensando e più ci penso, più in realtà intensifico quella emozione.

Inoltre si tende a non considerare che le nostre emozioni sono l’espressione del nostro patrimonio genetico, perlomeno le emozioni base sono innate e universali quindi è assurdo pensare di poterle eliminare o anche solo controllare.

Per chi fosse interessato, sappiate che esistono tante tecniche che aiutano ad accettare, comprendere e tollerare le emozioni anche quelle più intense e sgradevoli ma si può imparare a fare tutto questo anche solo partendo da una semplice considerazione. Ricordare che le emozioni, tutte le emozioni, hanno una funzione ossia esistono e le proviamo per un motivo. In generale tutte le emozioni hanno la funzione di aiutarci a capire cosa ci succede e a guidare il nostro comportamento. Se cominciamo a vederle in questa veste, come preziose alleate nella nostra vita allora forse rinunceremo alla lotta contro di loro.

Vi invito quindi a scoprire quale può essere la funzione di ogni emozione che provate e vi raccomando….restate connessi!

Dr.ssa Pinton Michela