IL DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA (Part 2)

Salve a tutti,

continuiamo a parlare di disturbi d’ansia, nello specifico del disturbo d’ansia generalizzata e dei criteri necessari per diagnosticarlo.

Secondo il DSM-5-TR per poter diagnosticare il disturbo d’ansia generalizzata è necessario che i pazienti provino ansia e preoccupazioni eccessive in almeno due ambiti di vita (lavorativo, scolastico, familiare…) per un gran numero di giorni e per più di 6 mesi. Inoltre devo essere presenti i seguenti criteri:

  • La persona ha difficoltà nel controllare la preoccupazione;
  • L’ansia e la preoccupazione sono associate con almeno tre dei sintomi seguenti: irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare, alterazioni del sonno;
  • L’ansia, le preoccupazioni e i sintomi fisici provocano una significativa riduzione della qualità di vita del soggetto.

I sintomi psichiatrici devono causare un disagio significativo o compromettere significativamente il funzionamento sociale o lavorativo. Il decorso del disturbo è solitamente fluttuante e cronico e la maggior parte dei pazienti con disturbo d’ansia generalizzata presenta una comorbilità di uno o più disturbi psichiatrici, tra cui una depressione grave, una fobia specifica, un disturbo d’ansia sociale o un disturbo da panico.

Con oggi concludo la descrizione del disturbo d’ansia generalizzata e in generale dei disturbi d’ansia ma ci rivedremo preso con un nuovo argomento sempre inerente all’ansia. A presto allora e restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

IL DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA (Part 1)

Salve a tutti,

torniamo a parlare di disturbi d’ansia e oggi vi presento l’ultimo tra quelli classificati: il Disturbo d’Ansia Generalizzata (GAD).

Il disturbo d’ansia generalizzata è caratterizzato dalla preoccupazione che induce una serie di sintomi d’ansia generalizzati e persistenti. Le persone con disturbo d’ansia generalizzata hanno molteplici preoccupazioni, che spesso cambiano nel tempo. La preoccupazione in generale risulta quindi eccessiva rispetto all’evento temuto, pervasiva e difficilmente controllabile dal soggetto. Le preoccupazioni più comuni riguardano le responsabilità lavorative e familiari, il denaro, la salute, la sicurezza, le faccende domestiche e così via.

I pazienti con disturbo d’ansia generalizzata percepiscono di avere meno controllo sulle proprie preoccupazioni, riferiscono di avere una più alta proporzione di preoccupazioni rispetto alle altre persone e riconoscono di trascorrere molto tempo della loro giornata preoccupandosi per cose di secondaria importanza. Le loro preoccupazioni tendono a riflettere una vulnerabilità nel senso di minaccia percepita (ad es., “Qualche cosa andrà male”) e la mancanza di risorse personali nel fronteggiamento delle situazioni (ad es., “Non sono in grado di farcela”). I pazienti con disturbo d’ansia generalizzata si descrivono come persone sensibili, tendenti al nervosismo e alla preoccupazione cronica, detta anche rimuginio, caratteristica cognitiva principale del disturbo.

Gli individui con disturbo d’ansia generalizzata riferiscono generalmente sensazioni di ansia o apprensione che trovano riscontro in un’incapacità generale di rilassarsi o in sintomi più specifici che comprendono:

  • tensione muscolare irrequietezza, tremori
  • stato di attivazione eccessivo, irritabilità o difficoltà di concentrazione

Con il tempo l’ansia e le preoccupazioni costanti possono contribuire a determinare un senso di eccessiva stanchezza, cefalea tensiva, disturbi epigastrici e insonnia.

Per oggi mi fermo qui ma la prossima settimana vi parlerò ancora del disturbo d’ansia generalizzata e in particolare dei criteri per diagnosticarlo. A presto e restate connessi.

Dr.ssa Michela Pinton