Archivi categoria: giovani
I NATIVI DIGITALI: Incontro divulgativo sull’utilizzo delle nuove tecnologie in età evolutiva. Part 13
Continuando a parlare di nuove tecnologie, vorrei proporvi uno stralcio di una serata che ho presentato questa estate, dal titolo “I Nativi Digitali”.
Questa serata divulgativa, rivolta ai genitori di bambini e ragazzi tra i 4 e i 13 anni dei centri Estivi CUS Padova, si poneva l’obiettivo di esplorare pregi e limiti delle nuove tecnologie, di presentare dati di ricerca rispetto all’uso attuale che ne fanno i minori, di informare sui possibili rischi a cui si può andare incontro e di fornire strategie da poter adottare per un corretto utilizzo di questi mezzi.
A volte bambini e ragazzi possono cadere vittime o essere protagonisti di un uso poco corretto e dannoso delle nuove tecnologie. L’ultima parte di questo ciclo di video riguarda alcuni accorgimenti che è possibile adottare per far sì che bambini e adolescenti approccino in modo corretto alle nuove tecnologie perché ricordiamo che a volte è meglio prevenire che curare. Spero che queste poche indicazioni possano esservi utili anche se non sempre facili da mettere in atto e non sempre risolutive nel caso di problemi più importanti. Buona visione e restate connessi per il prossimo video!
NATIVI DIGITALI: Incontro divulgativo sull’utilizzo delle nuove tecnologie in età evolutiva. Part 12
Continuando a parlare di nuove tecnologie, vorrei proporvi uno stralcio di una serata che ho presentato questa estate, dal titolo “I Nativi Digitali”.
Questa serata divulgativa, rivolta ai genitori di bambini e ragazzi tra i 4 e i 13 anni dei centri Estivi CUS Padova, si poneva l’obiettivo di esplorare pregi e limiti delle nuove tecnologie, di presentare dati di ricerca rispetto all’uso attuale che ne fanno i minori, di informare sui possibili rischi a cui si può andare incontro e di fornire strategie da poter adottare per un corretto utilizzo di questi mezzi.
A volte bambini e ragazzi possono cadere vittime o essere protagonisti di un uso poco corretto e dannoso delle nuove tecnologie. In questi video vi sto man mano presentando alcuni modi di abusare delle nuove tecnologie che purtroppo stanno prendendo sempre più piede. In questo specifico video vi parlerò di alcuni segnali predittori di una dipendenza dalle nuove tecnologie.
Buona visione e restate connessi per il prossimo video!
NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.
Questa estate ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.
NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.
Nell’ultima parte di questo incontro ho presentato la terapia cognitivo comportamentale e come può essere applicata nei disturbi d’ansia in età evolutiva. Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.
Dr.ssa Pinton Michela
NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.
Questa estate ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.
NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.
Nei precedenti video vi ho già parlato di alcuni aspetti caratteristici dell’ansia/paura come l’espressione del viso, le sensazioni fisiche e la valutazione cognitiva e le reazioni comportamentali e di quando l’ansia può diventare un problema. In questo video tratterò alcuni sintomi specifici dell’ansia in età evolutiva e vi spiegherò perché è difficile riconoscerli e attribuirli all’ansia.
Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.
Dr.ssa Pinton Michela
NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.
Questa estate ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.
NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.
Nei precedenti video vi ho già parlato di alcuni aspetti caratteristici dell’ansia/paura come l’espressione del viso, le sensazioni fisiche e la valutazione cognitiva e le reazioni comportamentali. Oggi vi aiuterò a comprendere la differenza tra ansia funzionale e non e a capire quando l’ansia può effettivamente diventare un problema.
Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.
NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.
Questa estate ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.
NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.
Ho già postato alcuni aspetti caratteristici dell’ansia/paura come l’espressione del viso, le sensazioni fisiche e la valutazione cognitiva. Oggi vi parlerò delle risposte comportamentali tipiche dell’ansia/paura.
Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.
NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.
Questa estate, presso i Centri Estivi del CUS Padova, ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.
NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.
Qualche giorno fa ho pubblicato la prima parte dell’incontro in cui parlavo in generale delle emozioni e introducevo l’ansia/paura. In questa seconda parte vi parlerò dell’espressione del viso tipica dell’ansia/paura e delle sensazioni fisiche correlate.
Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.
NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.
Questa estate, presso i Centri Estivi del CUS Padova, ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.
Riprendendo la serie “Pillole di psicologia” vorrei riproporvi alcuni stralci di quegli incontri.
Oggi vi introduco la prima parte dell’incontro NO PANIC. L’obiettivo dell’incontro era fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.
In questo breve video vi parlerò delle emozioni in generale e in particolare della Paura/Ansia.
Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.
Dr.ssa Pinton Michela
Lo psicologo scolastico e gli inteventi di integrazione culturale.
Negli articoli più recenti mi sono soffermata sul ruolo dello psicologo scolastico e sui suoi possibili interventi. Un ambito di lavoro che ha preso sempre più piede negli ultimi anni riguarda i progetti di integrazione nelle classi multiculturali. Vediamo nello specifico cosa comporta occuparsi di questo particolare problema.
Partiamo con una premessa. Dati del MIUR ci dicono che il numero di bambini stranieri a scuola è costantemente in crescita. Negli ultimi anni c’è stato un incremento del 10% in tutto il territorio italiano e in particolare nel centro-nord. Spesso si tratta di bambini nati in Italia ma che si trovano ad affrontare una crisi di appartenenza tra il contesto familiare/cultura d’origine e il paese dove vivono.
Gli insegnanti che lavorano in classi multiculturali si trovano ad affrontare diversi tipi di problemi che non riguardano solo la lingua ma anche molti altri aspetti come la storia d’immigrazione famigliare, i problemi attraversati dalle famiglie d’origine e la cultura fatta di regole, usanze, tradizioni, modalità di interazione, credenze, percezioni, assunzioni, valori e priorità che possono essere molto diverse dalle nostre. Bisogna sempre tener presente che le pratiche culturali si ripercuotono sulle esperienze relazionali e sociali. Ciò significa che gli insegnanti si trovano davanti ad un contesto ricco di sfide che richiede grande preparazione, tecniche speciali e molta pratica.
Le domande che bisognerebbe porsi quando si costruisce un intervento di integrazione culturale dovrebbero essere:
- Quali sono le caratteristiche di questo bambino? (Perché ogni bambino è a sé)
- Come è composta la sua famiglia e quali sono le caratteristiche della famiglia?
- Quali legami ha io bambino con il suo mondo d’origine?
- Che relazione c’è tra la famiglia e la scuola? Chiusura e difesa, assimilizzazione e accettazione oppure cooperazione e integrazione?
Anche in questo tipo d’interventi lo psicologo può affiancarsi agli insegnanti e sostenerli nel loro compito. Sono già state indicate da tempo delle linee guida sia europee che italiane da seguire per migliorare il benessere, l’integrazione e l’apprendimento delle classi multiculturali.
L’obiettivo di questi progetti è fornire uguali opportunità a tutti gli alunni secondo le loro specifiche differenze creando strategie educative adatte ai vari casi.
Lo psicologo ha la funzione di aiutare gli insegnanti a modificare curricula, attività didattiche, stili educativi e credenze in relazione ai singoli alunni che compongono la classe. Bisogna infatti tener sempre presente che l’apprendimento funziona solo quando è veicolato da un canale culturale condiviso.
L’unico problema che si presenta solitamente è la scarsità di risorse economiche per cui gli interventi di integrazione scolastica sono brevi e insufficienti rispetto ai reali bisogni della scuola ma, come già ribadito più volte nei miei articoli precedenti, al momento questa è la situazione e questo è il massimo che si riesce a fare. Come sempre tutti speriamo in una riforma che inserisca finalmente lo psicologo a scuola.