NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.

Questa estate, presso i Centri Estivi del CUS Padova, ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.

NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.

Qualche giorno fa ho pubblicato la prima parte dell’incontro in cui parlavo in generale delle emozioni e introducevo l’ansia/paura. In questa seconda parte vi parlerò dell’espressione del viso tipica dell’ansia/paura e delle sensazioni fisiche correlate.

Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.

NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.

Questa estate, presso i Centri Estivi del CUS Padova, ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.

Riprendendo la serie “Pillole di psicologia” vorrei riproporvi alcuni stralci di quegli incontri.

Oggi vi introduco la prima parte dell’incontro NO PANIC. L’obiettivo dell’incontro era fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.

In questo breve video vi parlerò delle emozioni in generale e in particolare della Paura/Ansia.

Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.

Dr.ssa Pinton Michela

I giovedì della psicologia: “Una donna sola”.

In attesa della serata del 21 Marzo 2019 in cui la dr.ssa Gamba, il dr. Pasetto e la dr.ssa Pinton presenteranno “Una donna sola”, spettacolo teatrale più dibattito sul tema della violenza domestica, presso il Centro Clinico di Verona, vi riassumiamo gli argomenti principali della passata serata introduttiva intitolata “Dalla Rabbia alla Violenza. Manifestazioni sane e patologiche nelle relazioni interpersonali”. Oggi ricapitoliamo cos’è la rabbia e quali sono le sue caratteristiche principali.

Ekman, uno dei più famosi studiosi delle emozioni, inserisce la rabbia tra le emozioni base come la tristezza, la gioia, il disgusto e la paura. Le emozioni base hanno delle caratteristiche: sono innate perché ne troviamo l’espressione anche in bambini appena nati e sono universali perché le possiamo riscontrare in qualsiasi popolazione del mondo e anche in altre specie animali come si evince dagli studi di Darwin.

Come qualsiasi altra emozione, la rabbia è un processo che coinvolge tutto il nostro corpo e che comprende 4 aspetti fondamentali:
1. l’espressione del viso caratterizzata da aggrottamento violento delle sopracciglia, occhi lameggianti, denti scoperti e digrignati oppure labbra strette;
2. le sensazioni corporee come l’accelerazione del battito cardiaco, l’innalzamento della pressione, la tensione muscolare e l’irrequietezza, il calore e la sudorazione;
3. la valutazione cognitiva di un’esperienza secondo la quale una situazione o un evento sono vissuti con un senso di ingiustizia. Quando qualcosa intorno a noi va come non dovrebbe andare o come non ci aspettiamo che vada e/o quando attribuiamo responsabilità e consapevolezza a chi ha causato un danno volontario e ingiustificato allora proviamo rabbia;
4. l’impulso all’azione volto all’attacco o alla difesa. I cambiamenti comportamentali variano da individuo a individuo. Mentre per alcuni è più facile gestire e controllare questo stato emotivo, per cui si possono limitare ad un attività motoria accentuata, voce alta e tono minaccioso, stridulo o sibilante, per altri si può manifestare un discontrollo della rabbia che può sfociare in comportamenti aggressivi e violenti verso cose, verso se stessi e/o verso gli altri.

La rabbia è un processo che segue alcune fasi: inizio, durata e attenuazione. A seconda dell’intensità possiamo inoltre definirla in vari modi: furore, esasperazione quando è alta; rabbia, collera, ira quando è media; irritazione, fastidio, corruccio, impazienza quando è bassa.

Un’altra caratteristica della rabbia è che ha un valore adattivo: ci aiuta a ristabilire il senso di giustizia venuto a mancare. Essa quindi può essere funzionale al benessere e alla sopravvivenza dell’uomo. Un esempio in tal senso può essere la disobbedienza civile di Gandhi. Esistono tuttavia casi in cui la rabbia può invece diventare problematica e disfunzionale perché può portare le persone a pensare in modo irrazionale e a comportarsi in modo rischioso e imprevedibile per se stessi e per chi sta loro vicino. Ciò che troppo spesso succede allo stadio la domenica ne è un esempio.
Questo ultimo esempio di comportamenti sono il motivo per cui le espressioni della rabbia sono riprovate nella nostra cultura attuale e si cerca di educare le persone a inibire e controllare la rabbia in funzione di una buona convivenza sociale.

locandina rassegna i giovedì della psicologia con titolo, data e partecipanti