Negli ultimi giorni vi ho parlato della funzione dello psicologo scolastico e delle attività che svolge e potrebbe svolgere a scuola. In questo articolo vi parlerò di come lo psicologo può promuovere il benessere a scuola.
Il benessere degli alunni in ambito scolastico è un prerequisito essenziale su cui si dovrebbe basare tutto il lavoro della scuola perché d esso dipende il rendimento scolastico e la possibilità per gli alunni di costruire relazioni positive.
Ma cosa si intende per “benessere” a scuola?
Il benessere in ambito scolastico in realtà è dato da un insieme di fattori come:
- Provare emozioni positive;
- Provare senso di competenza e autoefficacia nel fare le cose;
- Avere buone capacità di comunicazione;
- Provare un senso di appartenenza;
- Partecipare ad attività comuni e collaborare;
- Saper gestire i conflitti;
- Essere parte di un’organizzazione complessa come lo è la scuola.
I primi due punti riguardano aspetti intrapsichici individuali mentre gli altri riguardano la sfera interpersonale ovvero le relazioni che si instaurano con gli altri all’interno della scuola.
Per promuovere il benessere a scuola sono state tracciate delle linee guida a livello internazionale che prevedono un intervento strategico su più fronti:
- Sui singoli individui;
- Sulla classe (per esempio con interventi di alfabetizzazione emotiva);
- Sulla scuola (per esempio riorganizzando gli ambienti di apprendimento, inserendo concetti di psicologia nelle attività curriculari, usando l’apprendimento cooperativo oppure coinvolgendo i giovani per migliorare le loro relazioni);
- Sulla famiglia.
Appare evidente che per rendere questi interventi efficaci sono necessari progetti continui e duraturi, non a spot come purtroppo ancora accade nelle scuole a causa delle scarse risorse a disposizione.
Siamo, ahimè, ancora lontani dal poter realizzare progetti così strutturati e prolungati nel tempo ma come categoria professionale stiamo premendo per arrivare al risultato desiderato. Tuttavia, non mi stancherò mai di dirlo, non basta l’impegno di noi psicologi ma serve la collaborazione di tutti, famiglie e scuola. Confido nel fatto che questo sia un obiettivo comune e che prima o poi lo raggiungeremo. Nel frattempo se avete commenti o domande, scrivete pure. A presto!