Questo argomento mi tocca personalmente viste le mie esperienze professionali in diverse scuole del Veneto. Cari lettori, in questo post vorrei aiutarvi a capire quale è attualmente il ruolo dello psicologo in ambito scolastico e quali sono gli obiettivi a cui la mia categoria professionale, ma non solo, tende a raggiungere.
L’Ordine degli Psicologi sia a livello regionale che nazionale da circa vent’anni si sta battendo per l’inserimento dello psicologo nella scuola italiana. Questo non è un desiderio solo di noi professionisti ma una richiesta che, secondo le indagini più recenti, arriva dal 61,3% della popolazione.
Vi faccio una premessa sulla situazione della scuola e sulle possibilità di intervento degli psicologi in questo momento. Dalle interviste agli insegnanti delle scuole italiane emerge sempre di più l’esigenza di un supporto maggiore da parte degli psicologi in relazione all’aumento di alcune difficoltà che riguardano la gestioni di classi sempre più problematiche. I diversi disagi degli studenti finiscono con l’influire pesantemente con lo svolgimento delle normali attività didattiche e quindi con l’apprendimento degli studenti. I disagi manifestati dagli alunni solitamente hanno a che fare con la scarsa tolleranza alle frustrazioni (sempre più diffusa), con l’eccessivo individualismo e con problemi emotivi e comportamentali. A fronte di queste difficoltà i vecchi metodi educativi sembrano non avere più efficacia.
Mentre nella maggior parte dei paesi europei lo psicologo è regolarmente inserito in ogni scuola come dipendente della pubblica istruzione, in Italia dal 2017 è aperto al MIUR un tavolo tecnico per valutare l’ipotesi di fare altrettanto ma al momento i lavori non sono ancora conclusi e siamo ancora lontani dal varare un legge in proposito. Per questo motivo, al momento, lo psicologo scolastico in Italia è un libero professionista che lavora in maniera autonoma e con contratti a progetto di tempi assai brevi. Questo accade anche in virtù delle scarse risorse che vengono destinate al sistema scolastico. I progetti di cui si occupano negli ultimi anni gli psicologi a scuola riguardano: CIC (sportelli d’ascolto), alfabetizzazione emotiva, educazione all’affettività e sessualità, bullismo e cyberbullismo, abuso di sostanze e nuove dipendenze, orientamento ed inoltre la stesura dei BES (bisogni educativi speciali) e la presa in carico di casi di DSA (disturbi specifici dell’apprendimento).
Potete capire da voi che un intervento così frammentato e limitato da parte degli psicologi non riesce a supportare adeguatamente le necessità complesse del mondo scolastico odierno. Ci sarebbe bisogno di una presenza continua e quotidiana, esattamente come avviene negli altri paesi europei e l’intervento dello psicologo non riguarderebbe più solo la gestione e risoluzione di casi specifici ma si potrebbe estendere ad altre attività utili. Vi voglio quindi esporre una panoramica di proposte che, come categoria professionale, saremmo disposti a mettere in campo, qualora ce ne fosse data la possibilità. Le attività che potremmo esercitare nell’ambito scolastico sono:
- Formazione degli insegnanti rispetto ai processi mentali coinvolti nell’apprendimento e patologie specifiche dell’età evolutiva;
- Formazione degli insegnanti per creare programmi di potenziamento delle risorse degli alunni e di piani educativi su misura;
- Promozione del benessere scolastico e prevenzione del disagio negli alunni;
- Osservazione e interpretazione delle dinamiche relazionali all’interno delle classi al fine di favorire la costruzione di un clima sereno in cui vi sia inclusione e riduzione delle discriminazioni;
- Consulenza e gestione dei rapporti tra scuola e famiglia.
Secondo noi queste attività potrebbero essere utili per migliorare l’esperienza di alunni, insegnanti e genitori nell’ambito scolastico. Voi cosa ne pensate?
Quindi noi psicologi continueremo a batterci perché la nostra proposta diventi leggi e realtà ma abbiamo bisogno del contributo di tutti, di coloro che lavorano nelle scuole, delle famiglie e anche degli studenti per far sì che questo desideri si realizzi. Io nel mio piccolo continuo a fare ciò che posso perché accada presto e voi cosa fate o farete? Se vorrete lasciare un vostro commento o esprimere la vostra opinione, mi farà piacere. A presto con un altro post sulla psicologia scolastica.